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PROGRAMMA 2019

  • cinema cinema
    18.00

    Inaugurazione Festival Human Rights Nights

    MAST.Auditorium

    Intervengono Marco Bazzocchi (Università di Bologna), Giulia Grassilli (Human Rights Nights)

     

    ANOTE'S ARK di Matthieu Rytz (Canada 2018, 77') 

    Lo Stato di Kiribati, arcipelago del Pacifico centrale, rischia di essere ingoiato dalle acque del mare, il cui livello va progressivamente alzandosi a causa dei cambiamenti climatici. Anote Tong, il presidente dell’isola, lotta per trovare soluzioni, addirittura indagando la possibilità di costruire città sottomarine. Contemporaneamente Sermary, una giovane madre, deve decidere se migrare verso la Nuova Zelanda.

    Prenotazione obbligatoria su anthropocene.mast.org

  • cinema cinema
    21.30

    Ambiente

    MAST.Auditorium

    SCENES FROM A DRY CITY di François Verster, Simon Wood (South Africa, Regno Unito 2018, 13’)

    Città del Capo sta affrontando una carenza d'acqua a causa della persistente siccità nella provincia del Sudafrica, nella parte occidentale del Capo Occidentale. Il livello nei bacini idrici della città è in costante diminuzione e sono in vigore restrizioni severe sull'utilizzo dell'acqua. C’è il timore di un "Giorno Zero", quando l'approvvigionamento idrico sarà spento. "Non possiamo più chiedere alla gente di smettere di sprecare acqua, ora dobbiamo costringerli", dice il sindaco della città. Presentato senza commenti, il film dà l'impressione non solo della crisi idrica, ma anche della disuguaglianza razziale e della disparità di reddito nella società sudafricana.

     

    PAANI. OF WOMEN AND WATER di Costanza Burstin (India, Regno Unito 2018, 22’)

    Donne in situazioni di carenza d’acqua. Un documentario etnografico che esplora la peculiare e costante relazione tra le donne e l’acqua in un piccolo villaggio nel deserto del Rajasthani in India. In questo contesto, sebbene la scarsità d’acqua rappresenta una grave questione in termini di sussistenza quotidiana, salute e igiene, le donne locali affrontano questa lotta giornaliera con tenacia, determinazione, eleganza e anche ironia. Il film riconosce le modalità attraverso le quali l’agenzia e il comportamento delle donne emerge attraverso la raccolta e la gestione dell’acqua, una responsabilità fondamentale per la sopravvivenza della famiglia e dell’intera comunità.

    Introducono la regista Costanza Burstin e Luca Jourdan (Università di Bologna)

    Prenotazione obbligatoria su anthropocene.mast.org

  • cinema cinema
    18.00

    Ambiente

    MAST.Auditorium

    AWAKE, A DREAM FROM STANDING ROCK di Myron Dewey, Josh Fox e James Spione (USA 2017,  89')

    La tribù sioux di Standing Rock nel Nord Dakota si guadagna l’attenzione globale protestando pacificamente contro un oleodotto che mette a rischio l’acqua potabile di milioni di persone, e che ha già causato la distruzione dei suoi cimiteri sacri. Un poema documentario avvincente ed emozionante che mette in connessione un episodio di resistenza locale con la salute del pianeta e la violenza reale e simbolica dell’Occidente industrializzato.

    Introduce Francesco Martone (In-Difesa Di, Transnational Institute)

    Prenotazione obbligatoria su anthropocene.mast.org

  • cinema cinema
    21.00

    Ambiente

    MAST.Auditorium

    ALBATROSS di Chris Jordan (USA 2017, 97')

    Il film accende i riflettori sul grave problema dell’esubero di plastica nei nostri mari. Sulle isole Midway nell’Oceano Pacifico del Nord, il fotografo e regista Chris Jordan documenta il tragico destino di migliaia di albatri che giacciono morti al suolo, con gli stomaci pieni di plastica. “Sulla remota isola di Midway, nel mezzo dell’oceano Pacifico, ci sono decine di migliaia di uccelli morti, con i corpi pieni di plastica. Quando ho sentito questa cosa mi sono reso conto che nei miei lavori avevo sempre trattato il consumo di massa come un tema globale visto da una prospettiva globale. Così, ho voluto considerare il problema della plastica in mare da un punto di vista più personale. È bastato scoprire una sola manciata di plastica nello stomaco di un uccello per non avere più bisogno di vedere tutti gli altri milioni di tonnellate che lo circondavano” (Chris Jordan).

    Prenotazione obbligatoria su anthropocene.mast.org


  • cinema cinema
    18.00

    Ambiente

    MAST.Auditorium

    GRINGO TRAILS di Pegi Vail (USA, Bhutan, Bolivia, Mali, Tailandia 80’)

    Dalla giungla boliviana alle spiagge di festa della Thailandia e dai deserti di Timbuktu, Mali alla bellezza mozzafiato del Bhutan, Gringo Trails mostra l'impatto imprevisto del turismo su culture, economie e ambiente, tracciando alcune storie nell'arco di oltre 30 anni. Il film solleva questioni urgenti su una delle più potenti forze globalizzanti del nostro tempo: il turismo. Attraverso Sud America, Africa e Asia, il percorso turistico noto come il "sentiero del gringo" ha facilitato sia le avventure che alterano la vita e la spoliazione di molti ambienti una volta vergine, rivelando  complesse relazioni tra paesi ospitanti alla ricerca di sicurezza finanziaria e turisti alla ricerca di esperienze ‘autentiche’.

    Introduce Jonathan Ferramola (COSPE, Terra di Tutti Film Festival)

    Prenotazione obbligatoria su anthropocene.mast.org

  • cinema cinema
    21.00

    Ambiente

    MAST.Auditorium

    EVEREST GREEN di Jean Michael Jorda (Francia 2017, 53’)

    Dietro l'avventura dell'Everest si nasconde una tragica realtà ambientale e umana, che inizia a 8848 metri sul livello del mare e finisce nelle discariche a cielo aperto di Kathmandu, la città più inquinata del pianeta. La spedizione ecologica Everest Green ha raccolto tra il campo base e i campi superiori dell'Everest oltre 5,2 tonnellate di rifiuti, per la maggioranza non biodegradabili, svelando la tragedia ambientale del Nepal.

  • cinema cinema
    20.00

    WHAT WAALA WANTS

    Aula Magna, Complesso di Santa Cristina

    WHAT WAALA WANTS di Christy Garland (Canada, Danimarca 2018, 89’)

    Walaa ha intenzione di diventare una delle poche donne ad unirsi alle forze di sicurezza palestinesi. Deve lottare per sopravvivere al campo di addestramento della polizia con il suo spirito selvaggiamente ribelle intatto. Cresciuta in un campo profughi in Cisgiordania mentre sua madre era in prigione, Walaa sogna di essere una poliziotta, indossa una divisa, evita il matrimonio e guadagna uno stipendio.

    Intervengono Elena Zambelli (Vrije Universiteit Amsterdam), Giulia Sodano (Associazione Orlando), Maria Agnese Maio (Human Rights Nights)

    Organizzato in collaborazione con Associazione Orlando, Centro delle Donne

     

    Cocktail di benvenuto nel Chiostro di Santa Cristina dalle 18.30.

     

  • cinema cinema
    16.00

    Migrazioni e Rifugiati

    Urban Center, Sala Borsa

    Immagine pubblica della cittá e politiche comunali per l'inclusione.

    Presentazione dei risultati di un progetto di ricerca di Caterina Mazzilli (Sussex University) che si è svolta a Bologna e Brighton. L’incontro restituirà alla città le riflessioni emerse durante il lavoro a Bologna. Intervengono Caterina Mazzilli (Sussex University), Gustavo Gozzi (Università di Bologna), Lucia Fresa (Comune di Bologna) 


    A seguire:

     

    WELCOME TO LOLA YAYA di Charanpreet Khaira (Regno Unito, Italia, Filippine 2019, 20’)

    Che cosa spinge una persona a viaggiare per chilometri per prendersi cura di altre famiglie, lasciando i propri cari lontani? Un progetto multimediale girato con la comunità Filippina tra Bologna e le Filippine che esplora l’intersezione di due problemi sociali agli antipodi del globo: da un lato le difficoltà economiche e salari inadeguati nelle Filippine che creano una dipendenza dalle rimesse dall’estero, e dall’altra la carenza di cure per gli anziani in Occidente che si sostiene attraverso il sistema delle ‘badanti’.

    Sarà presente Annaline Viejo (Raggio di Sole APS, Associazione Donne Filippine)

  • cinema cinema
    19.00

    FEELING FELA

    Aula 3, Piazza Scaravilli, Università di Bologna

    FEELING FELA di Nunzio Papapietro (Italia 2018, 64’)

    Storia del Laboratorio Sociale Afrobeat, fondato dai musicisti Guglielmo Pagnozzi e Reda Zine.  Attivo Bologna dal 2012 e ispirato alla musica e al messaggio politico di Fela Kuti padre dell’Afrobeat in Nigeria, il laboratorio è uno spazio aperto alla partecipazione di tutti, musicisti professionisti e non. Un meraviglioso esperimento sociale che coinvolge la comunità di musicisti e migranti che vivono nella città di Bologna.

    Intervengono il regista Nunzio Papapietro e Guglielmo Pagnozzi (Laboratorio Sociale Afrobeat)


    A seguire performance jam di Laboratorio Sociale Afrobeat al Green Garden


  • cinema cinema
    18.00

    Migrazione e Rifugiati

    Cinema Lumiére

    CHAUKA, PLEASE TELL US THE TIME di Arash Kamali Sarvestani e Behrouz Boochani (Paesi Bassi, Papua Nuova Guinea 2017, 90')

    La vita in un centro di detenzione dell’isola di Manus, filmata di nascosto per sei mesi con un cellulare da un richiedente asilo, il giornalista curdo-iraniano Behrouz Boochani. Un film ipnotico, poetico, il raccon­to di un limbo fatto di abusi e sofferenza, la ferma denuncia di una politica disumana. Uno sguardo sulla vita delle centinaia di richiedenti asilo attualmente rinchiusi  indefinitivamente nei centri di dentenzione.

    Introduce Amnesty International

  • cinema cinema
    20.00

    Migrazioni e rifugiati. Anteprima

    Cinema Lumière

    SHELTER - RIFUGIO di Enrico Masi (Italia, Francia 2018, 81’)

    La storia di Pepsi, militante transessuale nata nel Sud delle Filippine in un’isola di fede musulmana. Dal Mindanao alla giungla di Calais, dopo dieci anni trascorsi nella Libia di Gheddafi come infermiera, Pepsi rincorre il riconoscimento di un diritto universale, vivendo l’odissea dell’accoglienza in Europa. Identità, le frontiere, il paesaggio e il corpo in transizione: un intimo diario, nel quale il dramma personale si riflette all’interno di paesaggi naturali e suburbani, e può farsi riflesso di un dramma e una sfida collettivi. Terzo capitolo, dopo The Golden Temple e Lepanto – Ultimo Cangaceiro, della trilogia documentaria che il bolognese Enrico Masi ha dedicato all’impatto sociale dei mega eventi e dei grandi fenomeni transnazionali.

    Incontro con Enrico Masi e Stefano Migliore

    In collaborazione con MIT – Movimento Identità Trans

  • cinema cinema
    22.15

    Migrazione e Rifugiati

    Cinema Lumiére

    ISLAND OF THE HUNGRY GHOSTS di Gabrielle Brady (Regno Unito, Germania, Australia 2018, 98’) 

    L’isola di Natale, piccola isola australiana nel bel mezzo dell’Oceano Indiano, è la sede di una delle più impressionanti migrazioni del pianeta: quella di cinquanta milioni di granchi rossi che si spostano ogni anno dalla giungla al mare. Su quella stessa isola una struttura di massima sicurezza detiene a tempo indeterminato migliaia di migranti in cerca di asilo.

    Introduce Amnesty International

  • cinema cinema
    17.00

    Ex-Africa

    Museo Archeologico

    APPUNTI PER UN’ORESTIADE AFRICANA di Pier Paolo Pasolini (Italia 1970, 75’)

    Appunti per un'Orestiade africana è un film documentario italiano del 1970, diretto da Pier Paolo Pasolini, girato come sopralluogo in Africa per la produzione successiva, mai effettuata, di un film che prendesse spunto dalla tragedia dell'Orestiade di Eschilo. Si tratta di uno dei più importanti documenti di cinema in Africa e rappresenta un importante documento per l'antropologia dell'immagine.

    Intervengono Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna), Roberto Chiesi (Fondazione Pier Paolo Pasolini)

     

    Precede Visita Guidata Mostra Ex-Africa dalle 16.00

     

  • cinema cinema
    19.00

    Ambiente

    Aula 3, Piazza Scaravilli, Università di Bologna

    SOYALISM di Stefano Liberti, Enrico Parenti (Italia 2018, 65’) 

    In che modo la crescente domanda di carne in Cina influisce sulla foresta pluviale amazzonica? E perché gli agricoltori brasiliani vengono attirati in Mozambico per coltivare soia? Soyalism segue l’intera catena della produzione di maiale, dalle vaste piantagioni di soia nella foresta pluviale brasiliana ai macelli ipermoderni in Cina, dove un portavoce afferma con orgoglio di poter macellare 600 maiali l’ora. Interviste e animazioni rivelano le disastrose conseguenze della sempre crescente industrializzazione dell’industria alimentare per l’uomo e l’ambiente. Le aziende una volta limitavano le loro operazioni a un unico anello della catena, ma a partire dagli anni ‘70 un certo numero di potenti società hanno lentamente ma prepotentemente occupato l’intero settore: dalla produzione di mangimi, che è principalmente soia, ai macelli e alla distribuzione del prodotto finale.

    Interviene il regista Enrico Parenti

     

    A seguire Cico + Babatunde & familia grande reggae party al Green Garden

  • cinema cinema
    20.00

    Spiritualità e Conflitti

    Cinema Lumiére

    MOTHER FORTRESS di Maria Luisa Forenza (Italia 2018, 78’)

    La madre carmelitana Agnes, assieme a monaci e monache di diversi continenti, affronta gli effetti della guerra in Siria sul suo monastero, situato ai piedi di montagne al confine con il Libano, presidiate dalle milizie di Al-Qaeda e dell’ISIS. Il documentario racconta la rocambolesca ed eroica esperienza di religiosi disposti a mettere a rischio la propria vita pur di salvare la dignità e la sopravvivenza di esseri umani innocenti (cristiani e sunniti) travolti dall’immane tragedia.

    Incontro con Maria Luisa Forenza e Francesco Zambon (Università di Trento)

  • cinema cinema
    22.00

    Spiritualità e Conflitti

    Cinema Lumiére

     DA’WA - L’INVITO di Italo Spinelli (Indonesia 2017, 60’)

    La macchina da presa entra per la prima volta in un collegio coranico indonesiano e segue la giornata tipo di quattro studenti fino al loro ritorno a casa per il Ramadam, “registrando tolleranza, pacifismo e un vissuto di serenità ed empatia. L’altra faccia dell’Islam, in uno sguardo che passa dal candore abbacinante delle classi di allievi in tunica bianca, al finale, alla Herzog, nei pressi di un vulcano preistorico” (Mario Sesti). L'opera, prodotta dalla Kaia Films Indonesia, è stata girata nel collegio di "Dalwa", situato nella Regency di Pasuruan, nella provincia orientale di Giava, dove inoltre sono collocati molti altri collegi islamici. "Dalwa" è frequentata da 2.700 ragazzi tra i 6 e i 18 anni, ed oltre all'attento studio del Corano e dell'Arabo, si insegnano negli ultimi anni anche materie come la matematica, la lingua inglese, l'economia e l'informatica.

    Incontro con il regista Italo Spinelli e la montratrice del film Silvia Di Domenico.

  • cinema cinema
    17.00

    Ex-Africa

    Museo Archeologico

    DIOL KADD. VITA, DIARI E RIPRESE IN UN VILLAGGIO DEL SENEGAL di Gianni Celati (Italia 2010, 90’)

    Come si vive in Africa? Lontano dalle grandi città e vicini all'equivalente africano della piccola provincia, Diol Kadd, intessuto di osservazioni precise, meticolose notazioni e partecipazione personale, mostra la vita in un villaggio africano. Le feste la sera, il lavoro nella giornata, la seduzione con le ragazze, il rapporto con i vicini di casa, gli intrecci amorosi e le differenze date da un ordinamento sociale opposto al nostro. Per una volta, senza pietismo, la quotidianità africana è ritratta per quello che è: l'occhio di uno dei più grandi letterati italiani viventi, scruta cronaca, miti e riti di quell'altro mondo che attirò anche la curiosità di Moravia e Pasolini negli anni Settanta.

    Introduce Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna)

     

    Precede Visita Guidata Mostra Ex-Africa dalle 16.00 

    VENERDÌ 11 MAGGIO 
    • 9.00-13.00 - Cinema Lumiere / Biblioteca 
    Renzo Renzi HRNs YOUTH Forum 2018 - matinee con le scuole di Bologna A CIAMBRA di Jonas Carpignano (Italia, USA, Francia, Germania, Brasile, Svezia 2017, 120’) Pio, 14 anni, vive nella piccola comunità Rom denominata A Ciambra in Calabria. Beve, fuma ed è uno dei pochi che siano in relazione con tutte le realtà presenti in zona: gli italiani, gli africani e i suoi consanguinei Rom. Pio segue e ammira il fratello maggiore Cosimo e da lui apprende gli elementi basilari del furto. Quando Cosimo e il padre vengono arrestati tocca a Pio il ruolo del capofamiglia precoce che deve provvedere al sostentamento della numerosa famiglia. Presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2017 e selezionato per rappresentare l’Italia ai premi Oscar 2018 nella categoria Oscar al miglior film in lingua straniera, ha vinto nel 2018 il David di Donatello.
    • 18.00 - Cinema Lumière Socialità alternative Film prodotti a Bologna durante il Workshop pratico di Antropologia Visuale, UNIBO 2018 SOTTO UN PONTE di Federica Falancia, Amos Ferro, Lukasz Risso (Italia 2018, 10') VIA DELLE RUOTE di Margherita Apone, Mattia Fiore, Pasquale Isolato, Antonio Ruggiero (Italia 2018, 10') ARCHIPELAGHI di Daniel Damascelli, Emanuela D'Antonio, Martina Fattori, Marta Padovani (Italia 2018, 10') A seguire UN FRAGILE EQUILIBRIO di Guillermo García López (Frágil equilibrio, Spagna 2016, 81’) Le illuminanti e ‘rivoluzionarie’ parole dell’ex presidente uruguayano José Mujica contrappuntano tre storie provenienti da tre diversi continenti: impiegati giapponesi intrappolati nella macchina produttiva di grandi aziende; migranti sud-sahariani che sfidano la morte per raggiungere l'Europa; famiglie spagnole distrutte dalla recessione e dalla speculazione edilizia. Uno sguardo su un'umanità lacerata da contraddizioni profonde in cerca di un sempre più fragile equilibrio.
    • 19.00 - Il Cameo, Piazzetta Pier Paolo Pasolini Aperitivo & Musica HRNs Downbeat Bologna - AntiRacism Riddims.
    • 20.30 - Cinema Lumière WHOSE STREETS? di Sabaah Folayan (USA 2017, 107’)
    La controstoria dei disordini Ferguson in Missouri, quelli che nell’agosto del 2014 seguirono la brutale uccisione di un ragazzo nero disarmato da parte della polizia. Un anno di riprese sul campo, le voci dei protagonisti e alcune immagini amatoriali restituiscono una verità alternativa rispetto a quella ‘ufficializzata’ dai media e dal governo, la voce di migliaia di residenti e di genitori, artisti e insegnanti provenienti da tutto il paese diventati paladini di una nuova resistenza.
    • 22.30 - Cinema Lumière NEGLECTED LITTLE ONES di Shadi Arabi (Iran 2018, 43’) Da molti secoli i gitani si sono insediati nel territorio iraniano. Vivono in disparte, ai  margini delle città; il loro numero è incerto perché non possiedono documenti d’identità. Prostituzione minorile, compravendita di bambini e matrimoni prematuri sono fenomeni tragicamente all’ordine del giorno all’interno della loro comunità. STARLESS DREAMS di Mehrdad Oskouei (Royahaye Dame Sobh, Iran 2016, 76’) Un viaggio intimo e doloroso all’interno di un carcere femminile iraniano. Alcune sono minorenni, altri madri e sposate, c’è chi ha ucciso, chi ha spacciato droga. Ma oltre il lato criminale, scopriamo donne fra loro solidali, che cantano e piangono insieme per il passato tormentato che condividono. Introduce Shadi Arabi
    SABATO 12 MAGGIO
    • 16.00 - Cinema Lumière Schermi e Lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi. Human Rights Nights WALLAY di Berni Goldblatt (Francia-Burkina Faso 2017, 84') Ady è un tredicenne meticcio della banlieue francese. Il padre, a corto di risorse, decide di affidarlo per l'estate allo zio in Burkina Faso. Ma quella che doveva essere una vacanza diventa un avviamento all'età adulta e una riscoperta delle proprie origini. Una commedia drammatica che "utilizza il motivo del viaggio iniziatico per esplorare i cambiamenti del protagonista. Attraverso il suo percorso di riconciliazione lo spettatore si riconosce nella ricerca d'identità con cui ciascuno di noi, nel corso della vita, prima o poi si confronta" (Berni Goldblatt). Drammatico. Dai 12 anni in su
    • 18.00 - Cinema Lumière
    FACE TO FACE WITH ISIS di Stacy Dooley (GB 2017, 45’) A un anno dalla sua prima visita, la giornalista Stacey Dooley torna in Iraq per raccontare la storia straziante delle schiave del sesso dello Stato islamico. La accompagna Shireen, una giovane ragazza yazida per anni prigioniera Mosul e regolarmente violentata. Introduce la produttrice Helen Spooner
    RADIO KOBANI di Reber Dosky (Paesi Bassi 2016, 72’) “Good morning Kobane”. È il saluto con cui ogni mattina la ventunenne curda Dilovan Kiko inaugura le trasmissioni dell’unica stazione radio sopravvissuta durante l’assedio dello Stato Islamico. Girato nell’arco di tre anni, durante e dopo i furiosi combattimenti che hanno ridotto la città in macerie, è insieme un potente documento dell’orrore della guerra e un inno alla speranza. Versione originale con sottotitoli italiani
    • 19.00 - Biblioteca Renzo Renzi Images & Human Rights. Un incontro sul ruolo della fotografia per la rappresentazione dei diritti umani. Intervengono George Urlich (EIUC), Bruna Seu (Birbeck University) e Viviana Carlet (Lago Film Fest). Organizzato in collaborazione con Global Campus Visual Contest
    • 20.15 - Cinema Lumière CITY OF GHOSTS di Matthew Heineman (USA 2016, 90’) Premiato al Sundance, il film documenta la straordinaria esperienza di un gruppo di giornalisti che, sotto copertura, hanno rischiato la vita per documentare l’orrore quotidiano della loro terra assediata dall’Isis. “Raqqa è davvero una città di fantasmi. Fantasmi sono i giovani incorporei e anonimi che raccontano la tragedia; fantasmi sono i corpi massacrati di molti cittadini, prima da Assad e poi dal califfato islamico; fantasmi di morte sono i video che documentano il regno del terrore, fatto di decapitazioni, linciaggi ed esecuzioni pubbliche, che Isis compie nel nome dell’Islam. Raqqa stessa è un fantasma”(Aldo Grasso).
    • 20.30 - Camere d’Aria, Via Guelfa 40 Aperitivo & Musica Babatunde Live & Pier Tosi - Only Good Vibes Night
    • 22.00 - Cinema Lumière LAST MEN IN ALEPPO di Feras Ayyad 
    (Siria-Danimarca 2017, 104’) Un documentario in presa diretta che ci catapulta nel cuore della guerra civile siriana. Seguiamo le vite di tre ‘caschi bianchi’, i volontari che, dopo i bombardamenti e gli attentati terroristici, scavano tra le macerie alla ricerca dei superstiti e dei corpi delle vittime. Sono gli ultimi uomini di Aleppo, quelli che hanno scelto di restare per salvare le vittime della guerra, portando fra le tenebre un barlume di umanità e speranza. Candidato all’Oscar per il  miglior documentario.
    DOMENICA 13 MAGGIO 
    • 16.00 - Cinema Lumière Schermi e lavagne. Cineclub per bambini e ragazzi. Human Rights Nights ADAMA di Simon Rouby (Francia 2015, 82’) 1914: la piccola Adama vive in un remoto villaggio dell’Africa occidentale. Al di là delle scogliere, c’è il regno degli spiriti malvagi, che vogliono la guerra. Quando Samba, suo fratello maggiore, sparisce dal villaggio, Adama decide di andare a cercarlo in Europa. Realizzato con un piccolo budget sull’isola di La Réunion, il fim è stato creato utilizzando tecniche diverse, dall’animazione in stop-motion di modelli di plastilina alla computer graphic. Animazione. Dai 10 anni in su
    • 18.00 - Cinema Lumière GRANMA di Alfie Nze e Daniele Gaglianone (Italia 2017, 35’) Jonathan è un giovane cantante hip-hop di Lagos. Durante una registrazione viene a sapere che il cugino Momo è morto in mare durante la traversata verso l’Europa. Accompagnerà la nonna, incaricata di portare la notizia alla famiglia in un remoto villaggio nel sud-est della Nigeria. Il viaggio sarà l’occasione per un confronto generazionale, tra modi opposti di pensare il futuro e il rapporto con la terra d’origine. Da un soggetto di Gianni Amelio. Introduce il regista Alfie Nze STRANGER IN PARADISE di Guido Hendrikx (Paesi Bassi 2016, 72’) Un ‘gioco’ di ruolo per comprendere il problema dei rifugiati. Da una parte alcuni ‘veri’ giovani migranti appena arrivati in Olanda. Dall’altra un attore che impersona un addetto dei servizi sociali. A essere messi in scena sono i tre fallimentari approcci (rifiuto, idealismo e indifferenza) attraverso i quali l’Europa affronta una delle questioni di più scottante attualità.
    • 20.15 - Cinema Lumière
    Human Rights Nights ID di Ahmed Hamed (Germania-Francia-Belgio 2018, 120’) Tutti possono fare un film sui rifugiati, ma chi pensa che i rifugiati possano fare film su se stessi? Un documentario su e di siriani, palestinesi, africani e rifugiati da tutto il mondo.
    • 21.00 - Mercato Sonato, Via Tartini 3, Bologna MercatoVIVO CLASSICA ORCHESTRA AFROBEAT plays Fela Kuti Dj LUGI (Funk-Soul- R&B) A due anni dal concerto al Manzoni la Classica Orchestra Afrobeat torna a suonare a Bologna!! E lo fa con il repertorio dedicato a Fela Kuti, da cui è partita nel 2011 e che l’ha portata in questi anni su palchi prestigiosi come quello di Glastonbury-UK e all’Auditorium Parco della Musica, con numerose apparizioni sulle tre Radio Rai. “L’Afrobeat è la moderna musica classica africana”.  Ispirato da queste parole dello stesso Fela Kuti, durante la traduzione della sua biografia “Fela, questa bastarda di una vita” (uscita per Arcana nel 2012), il percussionista romagnolo Marco Zanotti imbastisce un ensemble a cavallo tra le sonorità classiche/barocche e l’afrobeat, partendo da uno strumento come il clavicembalo e via via aggiungendo strumentisti fino ad arrivare all’organico odierno composto da 13 musicisti stabili. Al disco “Shrine on You, Fela goes classical” uscito nel 2011, e ad alcuni live, partecipano il figlio-erede Seun Kuti e il chitarrista storico degli Africa 70 Kologbo, cantando alcune hit del padre come Zombie, Mr Follow Follow e Water no get Enemy.
    • 22.30 - Cinema Lumière Human Rights Nights Premiazione HRNs Award THE OTHER SIDE OF EVERYTHING di Mila Turajlić  (Druga, strana, svega, Serbia-FranciaQatar 2017, 104’) Un’intima conversazione tra il regista Mila Turajlić e la madre Srbijanka, professoressa universitaria oppositrice negli anni Novanta del dittatore serbo Milošević, diventa l’occasione ripercorrere l’evoluzione dell’attivismo politico in Serbia. Un paese in fermento, nuovamente scosso da preoccupanti venti nazionalisti e più che mai bisognoso di prese di coscienza e di assunzioni di responsabilità.
    con il sostegno di
    Cinema Lumière, Biblioteca Renzo Renzi, MAST.Auditorium, Università di Bologna, Fienile Fluò, Centro Amilcar Cabral, Il Cameo, Camere d’Aria, Mercato Sonato, Moustache, Sotto il Ponte - dalla Libia a Via Libia www.humanrightsnights.org  /  FB: HRNsBo  /  [email protected]
    Human Rights Nights 2018 - Cinema, Arte, Musica e Incontri per i Diritti Umani.  DIS-INTEGRAZIONE è il tema di quest’anno. Verrà articolato durante il festival con approfondimenti su tematiche interdipendenti: guerre e conflitti, cambiamento climatico, intolleranze e razzismi, resistenze e movimenti sociali, rifugiati e migrazioni. Il tema sarà sviluppato insieme a studiosi, attivisti e artisti nella Conferenza Visuale di apertura del festival.
    Human Rights Nights vuole concentrarsi sul tema DIS-INTEGRAZIONE per denunciare la rapida disintegrazione della società e di tutti i suoi valori, e per ricordare: guerre e conflitti che riducono in polvere intere città e la vita delle persone; il cambiamento climatico che sta distruggendo la Terra; la frammentazione dei diritti dei lavoratori in un sistema capitalistico sfrenato che ha portato alla disintegrazione di ogni sicurezza; l’attuale dis-umanità che ispira machiavelliche misure di repressione e respingimenti alle frontiere ignorando milioni di persone in fuga da guerre e povertà. Vogliamo inoltre concentrarci sul valore positivo della parola ‘Integrazione’ per rivalorizzarla e discutere sul suo reale significato, analizzando criticamente la distorsione di tale  concetto attuata anche dalle politiche implementate dai Governi. Si è andati, di fatto, verso un‘assimilazione unilaterale (gli altri si devono integrare con noi) piuttosto che verso una vera integrazione, intesa come unione in un tutt'uno diverso e plurale, uno scambio circolare e dinamico, in  una nuova società non polarizzata al suo interno.
    Oltre 30 film sui diritti umani – documentari e fiction, quasi tutti anteprime - accompagnate da incontri con registi, produttori, attivisti e ONG. Il festival inaugura il 5 maggio al MAST.Auditorium con il bellissimo film Untitled, opera postuma che raccoglie le ultime immersioni visuali di Michael Glawogger nel mondo, tra Italia, Balcani e Africa, seguito da uno sguardo sulle condizioni disumane di lavoro in Cina - Complicit - e nel 
    Qatar - The Workers Cup. Al Cinema Lumière il Festival apre il 9 maggio con il coraggioso film The Rape of Recy Taylor di Nancy Bruiski, prodotto da Martin Scorsese. Il ricco programma di cinema prosegue offrendo varie rappresentazioni dello stato di ‘dis-integrazione’ della nostra società – tra cui Naila and the Uprising (sulla Palestina), Whose Streets? (sul movimento Black Lives Matters), Face to Face with ISIS, Radio Kobani, City of Ghosts e Last Man in Aleppo (sui conflitti in Medio Oriente), Granma, Strangers in Paradise e Violent Borders (sulla migrazione). La memoria è infine intimamente ritratta dal film di chiusura The Other Side of Everything. Un approfondimento sull’etica degli accordi draconiani tra Italia e Libia per il respingimento dei migranti alle frontiere dell’Europa, sarà affrontato all’Università di Bologna, insieme al regista Andrea Segre, in occasione della proiezione del suo ultimo film L’Ordine delle Cose. Le connessioni tra traffici, droga e conflitti in Sahel verranno invece discussi alla Biblioteca Amilcar Cabral insieme al regista Hassan El Bouharrouti di Sahel & Sahara – Connexions, con un’introduzione al contesto storico e politico di Anna Maria Gentili.
    La matinee delle scuole invita ad una discussione attiva sul tema diversità e integrazione stimolato dalla visione del pluripremiato A Ciambra di Jonas Carpignano, espressione della creatività di un nuovo cinema italiano plurale.
    Come sempre concerti,  installazioni di Arte e Fotografia accompagneranno il festival con reportage visuali e sonorità musicali dal mondo e da Bologna in vari luoghi della città.
    Le mostre di fotografia che accompagnano il festival quest’anno riflettono le esperienze di migranti e rifugiati in Europa e nel mondo, con gli Sguardi Complici su Calais di Mattia Fiore, i ritratti HIPO dei rappers di Salerno di Gaetano Massa, le Images beyond of Naf River Basin sulle comunità Rohingya rifugiata in Bangla
    desh, raccolte da Lokoyog e Film 4 Peace Foundation, e le opere presentate al concorso Global Campus Vision Contest quest’anno dedicato al tema Diversity & Inclusion. Il ruolo della fotografia per la rappresentazione dei diritti umani sarà poi discusso all’incontro Images and Human Rights insieme a George Urlich (EIUC), Bruna Seu (Birbeck University) e Viviana Carlet (Lago Film Fest).
    Infine la Musica, qui esempio di integrazione positiva, sincretismi e scambi creativi plurali, identità intrecciate che danno vita a esplosioni di energia artistica musicale – dalle sonorità brasiliane del Duo Odara, al Kalafreeka Sound System di Cico e Jakinta al reggae di Downbeat, Babatunde e Pier Tosi, sino al meraviglioso concerto finale della Classica Orchestra Afrobeat – MercatiVivo accompagnato dal sound di Dj Lugi. 
    Il Mercatino Verde del Mondo seguirà il festival dal 1 giugno al Parco Parker Lennon (San Donato, Via del Lavoro/Via Vezza)  con assaggi delle cucine gourmet del mondo, concerti, performance, danze, giochi per i bimbi. Delizie culinarie dal Senegal alle Filippine, dall’ India al Messico.. ma anche torteIlini e lasagne. Il cibo non solo da gustare ma anche come espressione di cultura, identità ed empowerment.
    SABATO 5 MAGGIO
    • 20.00 - MAST.Auditorium Inaugurazione Human Rights Nights 2018 UNTITLED / VIAGGIO SENZA FINE di Michael Glawogger, Monika Willi (Austria/Germania 2017, 105’) Un’opera che intende mostrare il mondo a cui si può dare vita quando ci si affida semplicemente all’istinto e alla propria curiosità. Un  viaggio tra Italia, Balcani e Africa alla ricerca dell’inaspettato. Scardinando il concetto stesso di racconto, nel dicembre del 2013 il regista Michael Glawogger decide di partire per un anno attraversando tutti i continenti senza fermarsi. Vuole filmare andando semplicemente incontro a ciò che accade e lasciandosi stupire dall’inatteso. Serendipity è l’unico concetto e l’unica regola creativa a cui attenersi. Dopo 4 mesi e 19 giorni Glawogger muore improvvisamente durante le riprese. Monika Willi, sua storica montatrice, raccoglie la sfida dell’imprevisto e la continua. Regalandoci un omaggio sulla bellezza travagliata del mondo e un inno alla potenza visiva e poetica di questo regista.
    Introduce Antonio Martino (Regista documentarista) Per registrarsi www.mast.org
    DOMENICA 6 MAGGIO
     
    • 17.00 - MAST.Auditorium Dis-Integrazioni / Lavoro e Umanità COMPLICIT di Heather White e Lynn Zhang (Cina, USA, Hong Kong 2017, 90’) Girato in 3 anni, il film segue il viaggio di Yi Yeting, operaia migrante cinese, ora attivista, nella sua lotta contro l’industria globale elettronica. Mentre affronta gli effetti di una leucemia provocata dagli effetti del suo lavoro, Yi Yeting studia diritto del lavoro per prepararsi ad una battaglia legale contro i suoi datori di lavoro. Ma la battaglia per la protezione di milioni di lavoratori cinesi contro il diffondersi di malattie terminali causate dalle terribili condizioni di lavoro richiede un confronto con le multinazionali quali Apple e Samsung. Sfortunatamente, né i potenti business, né il Governo desiderano che tali scandali emergano. Introduce Marina Timoteo (Direttore Istituto Confucio, Università di Bologna) Per registrarsi www.mast.org
    • 20.00 - MAST.Auditorium THE WORKERS CUP di Adam Sobel (Regno Unito 2017, 89’) Nei campi di lavoro in Qatar, lavoratori migranti africani e asiatici costruiscono le strutture della World Cup 2022, dando vita a una competizione a sé: la Workers Cup. Nel 2022, il Qatar ospiterà il più grande evento sportivo del mondo, il FIFA World Cup. Attualmente, lontano dalle luci dell’evento, dalle star dell’atletica e dai fans, la competizione è il lavoro di 1.6 milioni di lavoratori migranti – tra condizioni di lavoro disumane, salari minimi, alloggi malsani. Per registrarsi www.mast.org
    LUNEDÌ 7 MAGGIO
     
    • 14.30-18.30 - Aula 1, Dip. Storie, Culture, Civiltà (UNIBO), Via Zamboni 33 Visual Conference Human Rights Nights Dis-Integrazioni? Violenza, Conflitti, Razzismi e Resistenze Disintegrazione della società e dei valori; Polverizzazione delle città e delle persone - guerre e conflitti; Disintegrazione della Terra - cambiamento climatico; Frammentazione dei diritti - disintegrazione delle sicurezze; Dis-umanità - respingimenti alle frontiere; Integrazione - 
    assimilazione e unione dinamica in una società diversa e plurale. Frammenti visuali, video virali, reportage news, ads e clip di  ONG e social media in un dibattito con attivisti, artisti, intellettuali, studenti e studiosi. 
    • 19.00 - Moustache, Via Mascarella 5/A DuoOdara 100% MPB - Musica Popular Brasileira in omaggio a Marielle Franco e alle donne attiviste per i diritti umani in Brasile e nel mondo
    MARTEDI 8 MAGGIO
     
    • 17.00 - Aula G, Aule Ex Belmeloro, Via Andreatta 8 L’ORDINE DELLE COSE di Andrea Segre (Italia, Francia 2017, 112’) Corrado è un alto funzionario del Governo specializzato in politiche di contrasto all’immigrazione clandestina. In missione nella confusa e arroventata Libia post-Gheddafi, si muove tra stanze del potere, porti e disumani centri di detenzione per migranti. L’incontro con Swada, una donna somala che sta cercando di raggiungere il marito in Europa, lo pone di fronte a un dilemma: come tenere insieme la legge dello stato e l’istinto umano di aiutare qualcuno in difficoltà? Dopo La prima neve, che raccontava una storia d’immigrazione vista dalla parte del migrante, in questo film intenso, rigoroso e di bruciante attualità, Segre ribalta la prospettiva mostrando la crisi di chi quei movimenti deve gestirli e coordinarli, una crisi che s’insinua ‘pericolosa’ nell’ordine delle cose. “Ho cercato in Corrado, nel suo ordine e nella sua tensione emotiva, quelle della nostra civiltà e del nostro tempo. Sappiamo bene quanto stiamo abdicando ai nostri principi negando diritti e libertà a essere umani fuori dal nostro spazio, ma proviamo a non dircelo, o addirittura a esserne fieri” (Andrea Segre) Introduce Dario Melossi (Università di Bologna)
    • 19.00 - Il Cerchio – dalla Libia a Via Libia, via Libia 72 SOTTO UN PONTE di Federica Falancia, Amos Ferro, Lukasz Risso (Italia 2018, 10’) Uno sguardo alle attività quotidiane di uno spazio di socialità alternativa che sostiene il valore della differenza e propone progetti aperti di accoglienza, solidarietà e cultura. Aperitivo & Musica in omaggio al movimento globale dei rifugiati e migranti nel mondo.
    • 20.30 - Aula 38, Via Zamboni Incontro con il regista Andrea Segre
    L’ORDINE DELLE COSE di Andrea Segre (Italia Francia 2017, 112’) - replica In collaborazione con Link Studenti Indipendenti Bologna, Spoiler Festival – L’Università è un’altra cosa.
    MERCOLEDÌ 9 MAGGIO 
    • 18.00 - Il Cameo, Piazzetta Pier Paolo Pasolini / Via Azzo Gardino 65 Brindisi apertura Human Rights Nights 2018 – Aperitivo & Musica – HRNs Inaugurazione mostra fotografia Images beyond of Naf River Basin - la comunità di rifugiati Rohingya in Bangladesh. Un progetto di Film 4 Peace Foundation e Lokoyog – Move Media Communication.
    lascia qualche riga che devo inserire una breve descrizione della mostra
    • 20.00 - Cinema Lumière Inaugurazione HUMAN RIGHTS NIGHTS FILM FESTIVAL 2018 THE RAPE OF RECY TAYLOR di Nancy Buirsky (USA 2017, 91’) 1944, Alabama: la ventiquattrenne nera Recy Taylor viene brutalmente violentata da una banda di sei uomini bianchi. Con coraggio identifica e denuncia i suoi stupratori, assistita da Rosa Parks, colei che avrebbe anni dopo ispirato lo storico boicottaggio dei bus di Montgomery. Imbastendo interviste moderne, rari documenti d’epoca e sequenze di race movies (film prodotti per il pubblico afroamericano fino agli anni Cinquanta) Buirsky ricostruisce la storia esemplare di una misconosciuta eroina del movimento per i diritti civili. Human Rights Nights Award alla 74° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – La Biennale di Venezia. Intervengono rappresentanti Cineteca di Bologna, UNIBO, HRNs
    • 21.30 - Biblioteca Renzo Renzi Inaugurazione HRNs Arte e Fotografia Sguardi Complici di Mattia Fiore Global Campus Visual Contest 2018 – Diversity and Inclusion HIPO di Gaetano Massa, a cura di Roberta Fuorvia (lascia qualche riga che devo inserire una breve descrizione per ognuna delle mostre)
    • 22.15 - Cinema Lumière IL GIOVANE KARL MARK / LE JEUNE KARL MARX di Raoul Peck (Francia-Germania- Belgio
    2017, 112’) “Il cineasta haitiano Raoul Peck conferma, dopo Lumumba, la sostanza politica dei suoi copioni biografici, mai agiografici né retorici. Spiazzano le immagini di questo Marx col cilindro, centrato perfettamente da August Diehl […]. L’anti-filosofo di Treviri ci conquista con il sorriso disarmante ed egemonico: è un ‘genio’ col sigaro, senza soldi, inseguito dagli sbirri come Charlot, che non regge l’alcol, batte Bakunin a scacchi, maltratta i ‘comunisti primitivi’, adora le figlie e fa l’amore appassionatamente con la moglie aristocratica”. (Roberto Silvestri)
    GIOVEDÌ 10 MAGGIO
    • 16.00 - Biblioteca Amilcar Cabral, Via San Mamolo 24 Dis-Integrazioni / Migrazioni, Traffici e Conflitti SAHEL & SAHARA – CONNEXIONS di Hassan El Bouharrouti Il film denuncia le connessioni tra traffici illegali, droga e terrorismo nella regione del Sahel, area a rischio di proliferazione del terrorismo divenuta ormai terra franca per traffici umani, di armi e droga e strategica per il Maghreb e il resto dell’Africa. Introduce Anna Maria Gentili (Università di Bologna). Al termine incontro con il regista Hassan El Bouharrouti e Mariasandra Mariani (ex-ostaggio di ACMI)
    • 18.00 - Cinema Lumière Dis-Integrazione - Frontiere HAWAII POINT di Lucia Magnifico e Gabriele Macchi (Italia 2017, 15’) Allontanandosi dallo sfruttamento dell'immagine della condizione dei migranti, il film girato nel campo profughi la Jungle di Calais, vuole mostrare attraverso gli occhi di un particolare narratore che si autodefinisce il "sovrano del regno", un luogo/non-luogo coi suoi abitanti, talentuosi suonatori. DO YOU REMEMBER BALKAN ROUTE (Italia 2017) Un progetto multimediale di Graphic News & SKM Videofactory (20’) Tre storie, tra video e fumetto, per raccontare come i profughi abbiano attraversato confini, reali e simbolici, riscrivendo percorsi di memoria sulla geografia balcanica. VIOLENT BORDERS di Michele Aiello (Italia 2018, 31’) A due anni di distanza dalla chiusura delle frontiere orientali dell’UE, donne e minori 
    migranti raccontano l’altra faccia dell'eroicizzata Balkan Route. Grazie a una serie di racconti personali ambientati in Serbia, il reportage svela la violenza inflitta a donne e bambini da parte di forze di polizia di alcuni paesi europei e di alcuni gruppi di trafficanti. LA MERCE SIAMO NOI di Raffaello Rossini (Italia 2017, 55') Un road movie che corre lungo le linee disegnate dai campi profughi nel sud est della Turchia. Protagonisti alcuni delle migliaia di bambini siriani che tra montagne di tessuti, in enormi capannoni decadenti, sono diventati protagonisti inconsapevoli del boom economico del settore tessile turco. Introducono i registi Lucia Magnifico, Michele Aiello e Claudio Cadei, Medici Senza Frontiere, Amnesty International, Graphic News e SKM Factory
    • 19.00 - Il Cameo, Piazzetta Pier Paolo Pasolini Aperitivo & Musica HRNs Kalafreeka sound system - Cico & Jakinta inna Resistencia Sonora.
    • 20.30 - Cinema Lumière UNE SAISON EN FRANCE di Mahamat-Saleh Haroun (Francia 2017, 100’) Per un richiedente asilo ricostruirsi una vita è un percorso a ostacoli. Lo sa bene Abbas, professore di francese fuggito dalla guerra in Centrafrica, che nella banlieue parigina cerca con fatica di rimettere radici: una casa, la scuola per i figli, un lavoro al mercato, un nuovo amore. Ma i fantasmi del passato e soprattutto le pastoie della burocrazia rischiano di minare il fragile equilibrio riconquistato. 
    • 22.30 - Cinema Lumière NAILA AND THE UPRISING di Julia Bacha (Palestinav 2017, 75’) 1987, l’inizio della Prima intifada. Una donna di Gaza si trova a dover conciliare amore, legami famigliari e la lotta per la libertà. Si unirà a una rete clandestina di donne che si battono il diritto di autodeterminazione del popolo palestinese. “La Prima intifada non fu solamente un vibrante e strategico movimento nonviolento di resistenza civile. Per mesi è stata sostenuta da un network di donne palestinesi in lotta sia per la liberazione nazionale che per il raggiungimento della parità di genere” (Julia Bacha).
    VENERDÌ 11 MAGGIO 
    • 9.00-13.00 - Cinema Lumiere / Biblioteca 
    Renzo Renzi HRNs YOUTH Forum 2018 - matinee con le scuole di Bologna A CIAMBRA di Jonas Carpignano (Italia, USA, Francia, Germania, Brasile, Svezia 2017, 120’) Pio, 14 anni, vive nella piccola comunità Rom denominata A Ciambra in Calabria. Beve, fuma ed è uno dei pochi che siano in relazione con tutte le realtà presenti in zona: gli italiani, gli africani e i suoi consanguinei Rom. Pio segue e ammira il fratello maggiore Cosimo e da lui apprende gli elementi basilari del furto. Quando Cosimo e il padre vengono arrestati tocca a Pio il ruolo del capofamiglia precoce che deve provvedere al sostentamento della numerosa famiglia. Presentato nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2017 e selezionato per rappresentare l’Italia ai premi Oscar 2018 nella categoria Oscar al miglior film in lingua straniera, ha vinto nel 2018 il David di Donatello
  • cinema cinema
    18.00

    Ambiente

    Cinema Lumiére

    GUARDIANS OF THE EARTH di Filip Antoni Malinowski (Austria, Germania 2017, 86’)

    Nel dicembre 2015 195 paesi hanno firmato a Parigi il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima mondiale. Una pietra miliare nella storia dell’umanità destinata a cambiare le nostre vite. Questo documentario ci svela il dietro le quinte dei negoziati a porte chiuse, lo scontro di forze tra interessi nazionali e la distruzione di interi stati, ricchi contro poveri, profittatori contro vittime.

    18.00Cinema Lumiére - Ambiente

    GUARDIANS OF THE EARTH di Filip Antoni Malinowski (Austria, Germania 2017, 86’)

    Nel dicembre 2015 195 paesi hanno firmato a Parigi il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sul clima mondiale. Una pietra miliare nella storia dell’umanità destinata a cambiare le nostre vite. Questo documentario ci svela il dietro le quinte dei negoziati a porte chiuse, lo scontro di forze tra interessi nazionali e la distruzione di interi stati, ricchi contro poveri, profittatori contro vittime.

  • cinema cinema
    20.00

    Ambiente

    Cinema Lumiére

    DONA TERESINHA di Tocha Alves e Valter Cavalcanti (Brasile 2018, 5’)

    La vita di Dona Teresinha, prima raccoglitrice di materiali riciclabili a San Paolo, attuale leader del movimento di riciclaggio in Brasile.

     

    WELCOME TO SODOM di Christian Krönes, Florian Weigensamer (Austria 2018, 90')

    Accra, capitale del Ghana, ospita la più grande discarica di rifiuti elettronici al mondo. Ci vivono e lavorano circa seimila tra donne, uomini e bambini. La chiamano Sodoma: ogni anno circa 250.000 tonnellate di computer, smartphone e altri dispositivi vi confluiscono illegalmente.

    Introduce Michele Viviani (Legambiente Bologna)

  • cinema cinema
    22.00

    Ambiente

    Cinema Lumiére

    LOSING ALASKA di Tom Burke (Irlanda, USA 2018, 83')

    La storia di una piccola comunità che affronta un lento ma inesorabile disastro. Da anni i 375 abitanti di Newtok, in Alaska, vedono il loro villaggio costruito sul permafrost sciogliersi letteralmente nell’oceano a causa dell’aumento della temperatura. Una paura costante che diventa un incubo: quello di vedere la terra sparire sotto i piedi.

    Incontro col regista Tom Burke.

  • cinema cinema
    16.00

    Schermi e Lavagne - Cineclub per bambini e ragazzi

    Cinema Lumiére

    MANI ROSSE di Francesco Filippi (Italia 2019, 30’)

    Il dodicenne Ernesto scopre dei meravigliosi murales realizzati dalla misteriosa Luna, che ha il potere di emettere dalle mani un vivido colore rosso, con cui esprime il suo talento. Figlia di un uomo violento, la ragazza improvvisamente scompare. Realizzato in stop motion e disegni animati, il film tratta il tema della violenza sui minori lanciando un messaggio di speranza e un inno alla creatività. Animazione. Dai 12 anni in su.

  • cinema cinema
    18.00

    Conflitti e Memoria

    Cinema Lumiére

    IN MEMORIA DEL CONDOR di Emanuela Tomassetti (Italia 2018, 78’)

    L’Operazione Condor è il nome che l’amministrazione Nixon attribuì a un’aggressiva campagna di politica estera volta ad arginare l’influenza socialista e comunista in Sudamerica, legittimando il sistematico ricorso alla tortura e all’omicidio politico da parte dei regimi dittatoriali. Partendo dalle immagini del processo celebrato dal 2015 in Italia, il documento ricostruisce le storie di alcune delle vittime, attraverso interviste che si alternano a immagini di repertorio.

    Introducono Simone Cuva (24marzo Onlus), l'avvocato Andrea Speranzoni, membro del Collegio di Parte Civile del processo Condor, Alejandro Montiglio (Parte Civile del processo Condor, figlio del capo-scorta di Salvador Allende) e  Luca Criscienti (produttore del film).

     

     

  • cinema cinema
    19.00

    Ambiente

    MAST.Auditorium

    THE TRUE COST di Livia Firth (Bangladesh, USA, Cambodia, Cina, Danimarca, Francia, Haiti, India, Italia, Uganda, Regno Unito 2016, 92’)

    Questa è una storia di vestiti. Riguarda i vestiti che indossiamo, le persone che li fabbricano e l'impatto che l'industria sta avendo sul nostro mondo. Il prezzo dell'abbigliamento è diminuito da decenni, mentre i costi umani e ambientali sono aumentati drammaticamente. The True Cost è un film documentario rivoluzionario che tira indietro il sipario sulla storia non raccontata e ci chiede di considerare, chi paga davvero il prezzo dei nostri vestiti? Girato in paesi di tutto il mondo, dalle passerelle più luminose ai bassifondi più oscuri, e con interviste ai principali influenzatori del mondo tra cui Stella McCartney, Livia Firth e Vandana Shiva, The True Cost è un progetto senza precedenti che ci invita in un viaggio di apertura in tutto il mondo e nella vita di molte persone e luoghi dietro i nostri vestiti.

    Prenotazione obbligatoria su anthropocene.mast.org

  • cinema cinema
    20.00

    Ambiente

    Cinema Lumiére

    ALBATROSS di Chris Jordan (USA 2017, 97’)

    Il film accende i riflettori sul grave problema dell’esubero di plastica nei nostri mari. Sulle isole Midway nell’Oceano Pacifico del Nord, il fotografo e regista Chris Jordan documenta il tragico destino di migliaia di albatri che giacciono morti al suolo, con gli stomaci pieni di plastica. “Sulla remota isola di Midway, nel mezzo dell’oceano Pacifico, ci sono decine di migliaia di uccelli morti, con i corpi pieni di plastica. Quando ho sentito questa cosa mi sono reso conto che nei miei lavori avevo sempre trattato il consumo di massa come un tema globale visto da una prospettiva globale. Così, ho voluto considerare il problema della plastica in mare da un punto di vista più personale. È bastato scoprire una sola manciata di plastica nello stomaco di un uccello per non avere più bisogno di vedere tutti gli altri milioni di tonnellate che lo circondavano” (Chris Jordan). (replica)

  • cinema cinema
    21.00

    Ambiente

    MAST.Auditorium

    A JOURNEY TO THE FUMIGATED TOWNS di Fernando E. Solanas (Argentina 2018, 97’)

    Cronaca degli effetti devastanti dell'agrobusiness nella sua terra d'origine, il documentarista veterano Fernando E. Solanas (L'ora delle fornaci) consegna un cri de coeur militante contro i pesticidi e altri metodi di coltivazione dannosi che sono stati utilizzati in Argentina per diversi decenni, spesso con la collusione del governo. Girato in una moltitudine di luoghi in tutto il paese, dai villaggi sfollati dalle piantagioni di soia ai reparti maternità che trattano bambini malformati avvelenati da prodotti agrochimici, A Journey to Fumigated Towns offre un'ampia prova che l'agricoltura aziendale di massa è il modo sbagliato di andare per questa  terra o qualsiasi terra.

    Introduce Giacomo Manzoli (Università di Bologna)

    Prenotazione obbligatoria su anthropocene.mast.org

  • cinema cinema
    22.00

    Ambiente

    Cinema Lumiére

    ANOTE’S ARK di Matthieu Rytz (Canada 2018, 77’)

    Lo Stato di Kiribati, arcipelago del Pacifico centrale, rischia di essere ingoiato dalle acque del mare, il cui livello va progressivamente alzandosi a causa dei cambiamenti climatici. Anote Tong, il presidente dell’isola, lotta per trovare soluzioni, addirittura indagando la possibilità di costruire città sottomarine. Contemporaneamente Sermary, una giovane madre, deve decidere se migrare verso la Nuova Zelanda. (replica)

  • cinema cinema
    16.00

    Schermi e Lavagne - Cineclub per bambini e ragazzi

    Cinema Lumiére

    SUPA MODO di Likarion Wainaina (Germania, Kenya 2018, 74’)

    Jo è una bambina di nove anni con una malattia terminale. Ama gli action movies alla Jackie Chan e sogna di essere la protagonista di un film di supereroi. Lottando contro il poco tempo che le è rimasto, un intero villaggio si mobilita per trasformare il suo ultimo desiderio in realtà. Una toccante opera prima sul potere salvifico dell’immaginazione realizzata nell’ambito di una masterclass promossa dal collettivo tedesco-kenyano One Fine Day Films/Ginger Ink.

  • cinema cinema
    17.30

    GRINGO TRAILS

    Fienile Fluò

    GRINGO TRAILS di Pegi Vail (USA, Bhutan, Bolivia, Mali, Thailandia 80’)

    Dalla giungla boliviana alle spiagge di festa della Thailandia e dai deserti di Timbuktu, Mali alla bellezza mozzafiato del Bhutan, Gringo Trails mostra l’impatto imprevisto del turismo su culture, economie e ambiente, tracciando alcune storie nell’arco di oltre 30 anni. Il film solleva questioni urgenti su una delle più potenti forze globalizzanti del nostro tempo: il turismo. Attraverso Sud America, Africa e Asia, il percorso turistico noto come il “sentiero del gringo” ha facilitato sia le avventure che alterano la vita e la spoliazione di molti ambienti una volta vergine, rivelando complesse relazioni tra paesi ospitanti alla ricerca di sicurezza finanziaria e turisti alla ricerca di esperienze ‘autentiche’. (replica)

    Precede una visita guidata a Size Experiment N. 1, un’installazione di Land Art di Malte Klagenberg e Laurits Nymand Svendsen, per la prima volta in Italia.

    In collaborazione con Crexida Fienile Fluò.

     

  • cinema cinema
    18.00

    Conflitti e Genere

    Cinema Lumiére

    WHAT WAALA WANTS di Christy Garland (Canada, Danimarca 2018, 89’)

    Walaa ha intenzione di diventare una delle poche donne ad unirsi alle forze di sicurezza palestinesi. Deve lottare per sopravvivere al campo di addestramento della polizia con il suo spirito selvaggiamente ribelle intatto. Cresciuta in un campo profughi in Cisgiordania mentre sua madre era in prigione, Walaa sogna di essere una poliziotta, indossa una divisa, evita il matrimonio e guadagna uno stipendio. (replica)

  • cinema cinema
    19.00

    Ambiente

    MAST.Auditorium

    TROPHY di Shaul Schwarz, Cristina Clusiau (Regno Unito, Namibia, Sud Africa, Zimbabwe, USA 2017, 108’)

    Trophy di Shaul Schwarz e Christina Clusiau esplora la complessità delle questioni contemporanee di conservazione e mercificazione degli animali in un periodo in cui specie africane a rischio di estinzione come elefanti, rinoceronti e leoni sono sempre più vicino all’estinzione. Dalle foreste e vaste pianure africane alla grande convention mondiale di cacciatori di Las Vegas incontriamo allevatori e cacciatori che credono con passione nella conservazione degli animali. Il film segue Philip Glass, un allevatore di pecore con base in Texas e cacciatore alla ricerca di raccogliere i “Big Five” (elefanti, bufali, leoni, leopardi e rinoceronti) - un ambientalista che crede che i dollari spesi per la caccia in Africa tornino alle comunità locali e aiutino a preservare gli animali che desidera per le generazioni future; Chris Moore, un ufficiale della fauna selvatica dello Zimbabwe la cui campagna anti-bracconaggio è parzialmente sovvenzionata da cacciatori di grossa taglia come Philip; Christo Gomes, di Mabula Pro Safaris in Sud Africa, che offre safari guidati all-inclusive per i cacciatori di tutto il mondo. Per $ 25.000 a $ 100.000 un cacciatore può sparare, uccidere e portare a casa un grande “trofeo” animale africano.

    Prenotazione obbligatoria su anthropocene.mast.org

  • cinema cinema
    20.00

    Conflitti e riconciliazione

    Cinema Lumiére

    EXIT - Leaving Extremism Behind di Karen Winther (Norvegia, Svezia, Germania 2018, 83’)

    Attraverso le conversazioni intime con ex radicali violenti di tutto il mondo, la cineasta Karen Winther cerca di capire che cosa ha fatto maturare in loro la decisione di cambiare vita e di lasciarsi l’estremismo alle spalle. Riflettendo sulle diverse testimonianze raccolte e sulla sua esperienza personale, Winther esplora la possibilità di una vita al di là della violenza.

  • cinema cinema
    21.00

    Ambiente – Closing Film

    MAST.Auditorium

    BECOMING ANIMAL di Emma Davie, Peter Mettler (Svizzera, Regno Unito 2018, 78’)

    Una collaborazione tra i registi Emma Davie e Peter Mettler e lo scrittore e filosofo radicale David Abram, Becoming Animal è una ricerca audiovisiva urgente e immersiva, che riflettendo un percorso in cui gli umani e gli altri animali si incontrano, dove apriamo i nostri sensi per testimoniare il cosiddetto mondo naturale - che a sua volta ci testimonia, spingendoci a riflettere sull'essenza stessa di ciò che significa abitare i nostri corpi animali. Girato dentro e intorno al Grand Teton National Park, con la sua vertiginosa varietà di fauna selvatica, sentieri di curiosi umani in realtà virtuale e miliardi di geologia, il film è un geyser di idee provocatorie e sensazioni accresciute legate al circuito sublime che ci collega a il nostro ambiente sempre mutevole.

    Prenotazione obbligatoria su anthropocene.mast.org

  • cinema cinema
    22.00

    Closing Film

    Cinema Lumiére

    SARAH E SALEEM – LÀ DOVE NULLA È POSSIBILE di Muayad Alayan (Palestina 2018, 127’)

    La relazione extraconiugale tra una donna israeliana e un uomo palestinese assume una pericolosa dimensione politica quando i due vengono avvistati nel posto sbagliato nel momento sbagliato. L’opera seconda di Muayad Alayan, scritta con il fratello Rami, è una sorprendente e asciutta incursione in una città divisa e nelle sue contraddizioni, incarnate da due personaggi (gli ottimi Adeeb Safadi e Sivane Kretchner) difficili da dimenticare.